“Un grande dono”: in che modo Food for People ha aiutato Suraj a farcela

Qualche anno fa Suraj fu il primo studente del villaggio di Bantoli a superare l’esame di licenza di scuola superiore, che gli permise di iscriversi al college. In questa intervista, condotta presso il centro di Food for People di Bantoli (FFP), Suraj dà credito a questo programma alimentare per averlo aiutato ad avere successo negli studi e ad acquisire abilità fondamentali nella vita.

In che modo FFP ti ha aiutato ad avere successo a scuola e a continuare a studiare?

Ho sempre voluto continuare a studiare, ma la nostra situazione finanziaria a casa mia non era molto buona, quindi spesso non riuscivo a finire di studiare. Ma dopo che ho iniziato a venire qui, ho cominciato a sentirmi sostenuto. Ricevendo un pasto completo al giorno, il mio corpo è diventato più sano. E ho cominciato ad andare alla scuola pubblica.

Nel villaggio non si trovano molti che aspirano ad accrescere la propria cultura. Ti incoraggiano piuttosto ad arare i campi e a lavorare tanto, a metterti a faticare davvero. Ma quando vedevo persone istruite che ci venivano a visitare, vedevo che loro vivevano davvero bene. E quando li vedevo, sentivo che anche io avrei dovuto studiare e migliorare la mia preparazione. Pensavo: “Anche io posso vivere bene.” Questa cosa mi ha stimolato molto.

Cosa hai imparato, venendo qui, riguardo alla disciplina dell’igiene?

Quando ero piccolo, a casa, non abbiamo imparato a lavarci le mani con acqua e sapone. Qui a FFP ho imparato ad usare il sapone e a lavarmi le mani accuratamente. Potevi mangiare solo dopo esserti lavato bene le mani. Dopo mangiato, dovevi lavarti le mani di nuovo molto bene prima di andare via. Ora questa è diventata un’abitudine nella mia vita personale.

Qual è attualmente la tua routine, in termini di frequentare il college e di visitare le cucine di FFP?

Il college che frequento dista circa 14 km da qui. Ci vado in bicicletta. Quando ho tempo, vengo alla mensa di FFP e faccio volontariato aiutando a guardare i bambini piccoli e a sostenere il progetto in qualsiasi modo io possa. A volte faccio dei reportage, scatto foto ai bambini e chiedo loro di parlarmi della loro vita e se stanno traendo beneficio da FFP. Inoltre vado ad arare i campi, studio e ho un lavoro part time.

Quali cambiamenti hai notato nel villaggio da quando ha aperto la mensa di FFP?

Prima di Food for People erano pochissimi i bambini che andavano a scuola, e se ci andavano arrivavano al massimo alla terza media. La gente arava i campi e la vita era molto limitata.

Ora lentamente stanno avvenendo dei cambiamenti. Ora i bambini vogliono andare al college e vogliono lavorare. Vogliono avere un buon livello di istruzione. È cambiato il loro modo di pensare. Ora la sensazione è che solo se studiano e lavorano molto e imparano e si formano una cultura potranno avere successo e progredire.

Adesso nel villaggio sempre più persone hanno la televisione e le biciclette. Noi dovevamo andare a scuola a piedi ed era molto difficile.

Quali sono le tue speranze per il futuro? In che modo vorresti dare un contributo alla tua famiglia e al villaggio?

Voglio solo essere una persona buona. Solo questo. Tutti guadagnano soldi, ma se guadagniamo e poi non viviamo bene, a cosa serve? Dunque quello che penso io è che in futuro, sia che io guadagni tanto oppure poco, voglio che la mia vita sia bella. Vorrei guadagnare abbastanza per badare alla mia famiglia.

Spero che la prossima generazione nel villaggio possa studiare e andare avanti. Vorrei vedere tutti uniti. Vorrei vedere che tutti trovano pace.

Vorresti dire altro riguardo all’importanza che Food for People ha avuto nella tua vita?

Vorrei ringraziare tutte le persone qui che sono così affettuose, che danno tanto amore ai bambini. Ho imparato moltissimo da questo. I bambini imparano moltissimo da questo affetto.

Dei bambini molto timidi diventano più aperti e parlano molto quando cominciano a venire a mangiare qui alla mensa. La loro capacità di espressione aumenta.

Nel villaggio questo non succede. La gente sgrida molto i bambini. E così spesso loro non imparano a parlare e a esprimersi. Ma qui sono liberi di farlo.

Quando sono venuto a mangiare la prima volta, non rivolgevo la parola a nessuno. Avevo molta paura. Ma col passare del tempo, mi sono sentito più a mio agio. Ora qualsiasi cosa la gente mi chieda, riesco a parlare e a tenere una conversazione. Per me è un grande cambiamento.

Food for People mi ha sostenuto talmente tanto nella mia vita. Per me è stato un dono grandissimo. Mi ha aiutato negli studi. Mi ha aiutato a crescere.

Senza Food for People, adesso non sarei qui.

Rimanete in contatto per vedere un video su FFP in India e su Suraj che uscirà prossimamente.

 

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