Prem Rawat ha recentemente parlato agli studenti iscritti al Peace Education Program (PEP) della TSiBA, una famosa scuola di Città del Capo, in Sudafrica, specializzata nel dare a giovani in difficoltà delle occasioni per diventare imprenditori.
Centinaia di studenti universitari hanno partecipato al PEP, un corso multimediale innovativo basato sui discorsi che Prem tiene in varie parti del mondo su argomenti come la pace, la speranza e l’apprezzamento. Il 27 novembre essi hanno avuto occasione di discutere con lui ciò che stavano imparando, di porgli delle domande e sentirlo parlare dal vivo nella scuola, nell’ambito dell’annuale serie di conferenze sul cambiamento sociale (Annual Social Change Lecture). Molti studenti hanno riferito che il PEP stava avendo un profondo impatto sulla loro vita.
“Il programma – ha detto Mthetho Koyana – più che altro mi ha portato consapevolezza di me stesso e conoscenza della pace che viene da dentro, non da fuori di me. Penso di essere adesso una persona con una maggiore inclinazione alla pace di prima, e posso entrare in una situazione di conflitto e riuscire a placarla. Posso aiutare a produrre un cambiamento, essere un uomo più forte e combattere per la pace. Ciascuno di noi, senza eccezioni, è lo stesso, da qualsiasi esperienza proveniamo.”
Nel mezzo di un discorso globale spesso dominato dalle discussioni sulla violenza e sulla politica, un altro studente ha trovato che il messaggio di pace personale di Prem lo rendeva più responsabile. “Una delle cose più importanti che ho imparato – ha detto Monwabisi Mtshamba – è che sebbene tutti parlino sempre della pace e della guerra del mondo, e di cosa significhino, Prem Rawat mi ha fatto pensare alla mia partecipazione personale ad esse. Come dice lui, ‘la pace comincia da te’. Noi, come individui, abbiamo un ruolo da giocare, e quello che abbiamo dentro si manifesta pure fuori. Gli strumenti che ho imparato a usare nel PEP mi hanno aiutato ad essere più contento e ad apprezzare gli altri.”
Prem Rawat, designato da numerose importanti organizzazioni internazionali come ‘Ambasciatore di pace’, ha dedicato la vita, negli ultimi 50 anni, alla necessità essenziale di pace che ha l’umanità. Durante il periodo dell’apartheid, egli era sulla lista nera del governo sudafricano, perché si era rifiutato di adeguarsi alle regole che gli impedivano di parlare a un pubblico in cui fossero presenti sia bianchi che neri. Negli ultimi anni ha visitato regolarmente il Sudafrica per parlare a ogni tipo di persone, come i giovani a rischio, i detenuti, e le alte personalità della politica.
Alla TSiBA Prem ha incoraggiato gli studenti ad ascoltare il proprio cuore e a tracciare la rotta della propria vita, anziché essere impropriamente influenzati da pressioni politiche e sociali. “Alcuni pensano che la pace sia: ‘Non arrabbiarti, fai esattamente come ti dico e saremo in pace’. Ma questa non è pace. La pace è dentro di voi. Fatela crescere. Nella vostra vita, non limitatevi superficialmente a pensare a cosa sia appagante. Comprendete che l’appagamento si deve proprio sentire. Quando lo sentite, ed è l’appagamento vero, ve ne rendete conto. Siete felici di essere vivi? Perché se non siete felici di essere vivi, c’è qualcosa che non va.”
Questo messaggio è risuonato nel cuore di Ndonwabile Ndengezi, uno studente che si prepara a laurearsi alla TSiBA. “Cresciamo – ha detto – pensando che la pace sia una cosa che esiste da qualche parte là fuori, nel mondo, qualcosa che dobbiamo trovare; ma ciò che dobbiamo veramente raggiungere è la pace interiore. E’ dentro ciascuno di noi e ci permette di affrontare ogni situazione in modo adeguato e veramente umano.”
Durante la sua visita in Sudafrica Prem Rawat ha anche incontrato famosi sostenitori dei diritti sociali come l’arcivescovo Desmond Tutu e altre personalità, nonché studenti del PEP e funzionari delle carceri che facilitano i corsi PEP per i detenuti.
Il grande sostenitore dei diritti umani, arcivescovo Desmond Tutu, e Prem Rawat si sono recentemente incontrati in Sudafrica.
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