Il Programma di educazione alla pace (PEP) sta ricevendo un caloroso benvenuto nel piccolo stato tropicale delle Mauritius, a 1.200 miglia dalla costa dell’Africa sudorientale. Questo nuovo corso è diventato disponibile da quando Maoomar Hoota, uno studente di ingegneria di 21 anni, ha preso l’iniziativa di portarlo alla Atlantis Business School della città di Vacoas.
Maoomar ha saputo del PEP dal sito web della Fondazione Prem Rawat. Ne ha parlato con Pritesh Bissoonauth, direttore della scuola, che è rimasto anche lui colpito dal modo in cui il corso sembra avere un impatto forte e positivo su persone di tutto il mondo. “Vorremmo vedere – dice Maoomar – lo stesso effetto positivo del PEP anche qui, per aiutare a migliorare la vita della gente portandovi la possibilità della pace.”
Il corso inaugurale del PEP nella scuola ha visto 17 partecipanti, tra studenti e funzionari dell’ONG. Ora c’è un secondo corso cui sono iscritte altre decine di persone, e nella scuola ce ne sarà presto un terzo. I commenti dei partecipanti durante gli incontri mostrano che il PEP sta aiutando molti di loro a scoprire un senso di speranza interiore e a coltivare un nuovo approccio nel pensare alla pace.
“Penso che possiamo portare un cambiamento in questo mondo – dice un partecipante – e deve iniziare da ciascuno di noi singolarmente. La pace inizia da me.”
“La pace – dice un altro – è un sentimento, un’esperienza, un seme che deve essere sempre coltivato.”
“Dovremmo essere come fiori – commenta un altro partecipante – e sbocciare come fanno loro.”
Maoomar e il team di 15 volontari delle Mauritius si sentono molto incoraggiati dalle risposte positive e stanno già ricevendo richieste da altre ONG per offrire corsi PEP in diverse istituzioni, tra cui un carcere.
“Speriamo – dice Maoomar – di poter offrire il PEP in tutte le Mauritius, perché tutti ne possano trarre beneficio.”