Una donna di 19 anni che ha perso la casa nella tempesta si registra presso Americares per ricevere cure mediche.
Foto di Nadia Todres
In seguito all’uragano Matthew, che ha devastato Haiti il 4 ottobre scorso, la Fondazione Prem Rawat (TPRF) ha ricevuto numerose donazioni destinate a sostenere la gente della tormentata nazione caraibica. La TPRF ha usato le donazioni per offire un contributo di 5000 dollari a Americares, organizzazione sua partner da molto tempo, con una già forte presenza presenza sul territorio e in grado di assistere la popolazione.

Foto di Ashley Canchola
La situazione era molto grave. Nelle regioni di Grand’Anse e Sud, violentemente colpite, oltre 200.000 case sono state danneggiate gravemente oppure distrutte. Sono morte complessivamente oltre 1000 persone e le Nazioni Unite hanno stimato che siano oltre 1,4 milioni le persone che necessitano di aiuti umanitari.
I fondi della TPRF sono stati destinati a fornire cure e medicinali fondamentali che hanno salvato molte vite. Tra le altre cose, hanno finanziato delle Unità Mediche Mobili che hanno aiutato 32.522 pazienti affetti da una lunga lista di problemi medici, dalla disidratazione al colera.
Una di questi pazienti era la diciannovenne Elizabeth (un nome fittizio per garantire la sua privacy), che vive ancora con i genitori tra le rovine della loro casa. Quando piove, la famiglia deve correre al mercato per ripararsi. A dicembre, quando la ragazza si è ammalata a causa delle terribili condizioni in cui era costratta a vivere, un’Unità Medica Mobile le ha portato i medici e le medicine che le servivano fino alla porta di casa, nella remota cittadina di Roche a Bateau. Americares sta lavorando per rimettere in sesto vari ambulatori fissi per la cura della popolazione e lavora con le autorità di Haiti per aiutare a gestire un ampio progetto nazionale per la prevenzione e la cura del colera.
“Ringraziamo la TPRF per il generoso sostegno”, dice Vicky Marcham, direttrice della Fondazione Partnership for Americares. “Non avremmo mai potuto fare quello che abbiamo fatto senza il vostro prezioso aiuto.”











