Mary Daldleish è una volontaria del Programma di educazione alla pace (PEP) nel Regno Unito. In questo blog racconta la sua esperienza nel presentare questo programma in una Conferenza Internazionale dell’Associazione Istituti di Correzione, tenutasi recentemente a Londra.
L’Associazione Internazionale degli Istituti di Correzione (ICPA) è stata fondata nel 1998 con la mission di promuovere e condividere pratiche di correzione etiche ed efficaci per migliorare la sicurezza pubblica e la salvaguardia delle comunità di tutto il mondo. Quest’anno la ICPA ha scelto Londra, dal 22 al 27 ottobre, per la sua conferenza annuale, dal titolo “Innovazione nella riabilitazione: costruire un futuro migliore.” La conferenza è stata ospitata da Her Majesty’s Prison and Probation Service (Servizio Reale delle Carceri e della Libertà Vigilata).
È stata l’ONG britannica Peace Partners, che mi ha fatto conoscere la conferenza ICPA, nel maggio scorso. Sono loro che hanno sponsorizzato la presentazione del PEP in quell’occasione. Il PEP è iniziato in una prigione di Londra nel maggio 2015 e da allora non ha mai smesso di essere tenuto in quella struttura, due volte alla settimana. Inoltre è stato adottato con successo in diverse altre prigioni del Regno Unito.
Ne ho parlato con Tony McLean, un volontario che ha svolto un ruolo fondamentale nella promozione del PEP nelle prigioni del Regno Unito e lui ha detto che sarebbe stato contento di collaborare con me in questo progetto in caso la nostra proposta fosse stata accettata. E quindi mi sono messa a scrivere una sintesi dal titolo “Innovazione nella Riabilitazione: costruire un futuro migliore con l’educazione alla pace personale” e l’ho poi inviata in giugno al team dell’ICPA, sperando che fosse accettata per la conferenza di ottobre.
La proposta è stata accettata e la mia presentazione è stata messa all’ordine del giorno per il 23 ottobre, e quindi ho iniziato a lavorarci su, ricevendo aiuto e consiglio da altri volontari PEP e dal team PEP della Fondazione Prem Rawat (TPRF). Tony ed io ci siamo visti diverse volte, prima dell’evento, per prepararci e fare le prove.
Il 23 ottobre siamo arrivati presto e abbiamo partecipato alla cerimonia di apertura e a un paio delle sessioni del mattino. L’ICPA e ITN TV Productions UK hanno lanciato un programma documentario dal titolo “Prigioni: l’ultima spiaggia” che analizza le difficoltà da affrontare a causa della crescita della popolazione carceraria e i tentativi di soluzione che vengono messi in atto in tutto il mondo. Il trailer e il film si possono vedere qui. Forse in un futuro episodio verrà presentato anche il PEP!
Partecipavamo alla conferenza come “delegati per un giorno” e non avevamo un tavolo o uno stand nell’area di esposizione, quindi ho chiesto a una delle organizzatrici se potevamo mettere in mostra del materiale PEP. Lei ci ha gentilmente offerto l’uso gratuito di un tavolo e ha detto che avremmo potuto lasciare il materiale lì per l’intera settimana. Jeff Allen, un volontario PEP che è anche membro di Peace Partners e che era presente alla conferenza, ci ha aiutato durante la giornata per la distribuzione dei nostri dépliant.
All’ora di pranzo io e Tony abbiamo provato per l’ultima volta la nostra presentazione, e, pur essendo un po’ nervosi perché era la prima volta in cui presentavamo il PEP in un evento del genere, eravamo anche entusiasti della prospettiva. Il nostro intervento era programmato insieme ad altre due presentazioni. A ciascuna erano concessi 20 minuti, seguiti da una mezz’ora finale per domande e risposte generali sui tre progetti.
Sebbene un po’ in fretta, siamo riusciti a dire tutto nel tempo a noi dedicato. Nello stesso tempo, in altre sale, si stavano svolgendo numerose altre presentazioni, per cui non avevamo tutto il pubblico davanti, ma a quelli che sono venuti a sentirci sembrava che la presentazione piacesse e alla fine abbiamo ricevuto un bel po’ di applausi.
Colette Peters, direttrice del Dipartimento Carcerario dell’Oregon, ha mostrato un particolare interesse e ha detto che il PEP sarebbe stato ideale per un programma di benessere che spera di mettere in atto per il personale delle carceri. Avevo chiacchierato con lei quella mattina, durante la pausa caffè, e le avevo parlato della nostra presentazione. Lei mi ha poi detto che le era piaciuta moltissimo e che presto si sarebbe messa in contatto con la TPRF per avere maggiori informazioni.
Anche due amabili signore provenienti dall’Armenia (Gayne Hovakimyan, Vicedirettrice della Riabilitazione e Shushanik Ghukasyan, Vicecapo del dipartimento Anticorruzione e Politiche di sviluppo del settore penitenziario), sono rimaste piuttosto colpite e hanno chiesto se potevamo andare in Armenia per aiutare a sviluppare il PEP lì! Ci siamo scambiate i contatti e abbiamo dato loro dei volantini con tutte le informazioni necessarie sul PEP.
Anche i delegati dei dipartimenti carcerari della Namibia e della Nigeria sono rimasti favorevolmente colpiti e hanno scambiato i contatti con Tony. Abbiamo dato loro del materiale campione del PEP (alcuni quaderni e libricini) e abbiamo spiegato loro come funziona il seminario. Entrambi hanno detto che avrebbero voluto usare il PEP nei rispettivi Paesi e che se ne sarebbero occupati presto.
Sebbene fossimo lì solo per un giorno, il tutto ci è sembrato un grande successo e ci ha fatto moltissimo piacere partecipare alla conferenza. Abbiamo colto l’occasione per fare rete e condividere volantini con altre organizzazioni che lavorano nelle prigioni, come Finding Rhythms, un’ONG che usa la musica per aiutare i detenuti alla riabilitazione.
Poiché la maggior parte dei partecipanti rappresentavano progetti commerciali e la loro partecipazione era finanziata dalle rispettive organizzazioni, ho chiesto a una delle organizzatrici dell’ICPA se avrebbero potuto considerare una tassa di partecipazione ridotta per i volontari che offrivano progetti gratuiti agli istituti carcerari, e lei mi ha promesso che avrebbe considerato la cosa. La conferenza ICPA 2018 sarà tenuta a Montreal, in Canada, dal 21 al 26 ottobre, quindi forse la TPRF può progettare di partecipare, poiché attrae un ampio pubblico da tutto il mondo ed è un’occasione stupenda per presentare il PEP!











