Prem Rawat ha recentemente ricevuto un caldo benvenuto a Soweto, in Sudafrica, dove ha parlato a centinaia di persone che partecipavano al Programma di educazione alla pace (PEP).
Soweto è un sobborgo storico della gente di colore di Johannesburg, con un passato complesso. Da lì sono venuti leader della lotta per i diritti civili come Nelson Mandela e Desmond Tutu, e da lì ha avuto forte impulso la lotta vittoriosa contro l’apartheid. Tuttavia vi si respira ancora un po’ l’aria dei tempi della segregazione, per la scarsezza di sovrastrutture, il sovraffollamento, la disoccupazione e la violenza.
Il Dipartimento sudafricano dello Sviluppo sociale ha il compito di aiutare le persone povere e svantaggiate ad avere una vita migliore nelle loro comunità. Negli ultimi anni questo dipartimento ha iniziato a offrire il PEP alla gente di Soweto, e i volontari e i partecipanti riferiscono che il programma sta avendo un impatto positivo.
Durante una conferenza sulla pace organizzata dal comune di Johannesburg lo scorso 2 dicembre nella Dlamini Hall di Soweto, Prem Rawat ha tenuto una tavola rotonda su questo programma con alcuni dei volontari che lo propongono. Una persona che offre il PEP nelle scuole locali ha riferito che “sta cambiando il comportamento degli studenti. Sta cambiando la loro stessa vita. Ho sentito storie di famiglie riconoscenti che dicevano che un loro parente aveva avuto problemi per anni, finché il PEP lo aveva aiutato a riadattarsi e a concentrarsi sulla gratitudine per la propria vita.” Un altro volontario ha commentato: “Vediamo che ha una grande inluenza sulle persone e vediamo che ne vogliono sempre di più.”
Prem ha detto che avrebbe lavorato insieme alla Fondazione Prem Rawat (TPRF) per dar loro il sostegno necessario a continuare a diffondere il progetto. Ha poi aggiunto: “Grazie per tutto quello che fate, per tutte le vite che state cambiando.”
Nella stessa giornata ha poi parlato davanti a circa 700 persone, il doppio di quante avevano partecipato alla conferenza dell’anno scorso in quella stessa zona.
“Il Programma di educazione alla pace – ha detto Prem – sta cambiando la vita delle persone, non solo in Sudafrica, ma in tutto il mondo, perché si rivolge a te come essere umano. Chi sei? Se vedi solo i tuoi problemi, non sai chi sei. Dov’è la pace? Sta in cima a una montagna? No. Sta nel cuore di ogni essere umano. Il cuore è il luogo di un essere umano dove risiede il coraggio: il coraggio di cambiare dall’oscurità alla luce, dall’odio al perdono.”
Nel seguito del suo discorso, Prem ha usato una serie di storie e metafore per spingere i presenti a utilizzare il loro potere innato e coltivare un senso di libertà, chiarezza, amore, bontà e pace nella loro vita.

Debbie Raphuti
Questo messaggio è stato calorosamente raccolto da Debbie Raphuti, membro del Parlamento sudafricano, che ha parlato poco dopo Prem, dicendo: “La ringrazio molto per il suo potente messaggio sulla capacità di scelta e sul potere che abbiamo in quanto persone. Penso che tutti qui oggi abbiamo il potere di scegliere la pace. Scegliamo la pace, allora! Io scelgo la pace. Non dobbiamo avere paura. Dobbiamo avere la pace interiore, dentro noi stessi. Abbiamo il potere di cambiare la società.” Successivamente Debbie si è offerta come volontaria per il PEP.
I discorsi erano alternati a una serie di bellissimi momenti di musica e di danza, tra cui una “poesia sulla pace” e un coro di reduci di guerra.
Nelle ore e nei giorni che sono seguiti molte persone del pubblico hanno dato ottimi giudizi sul PEP e sull’evento.
“Dopo aver partecipato a tutto il PEP – ha detto Kabelo Padi – mi sono reso conto che la cosa più importante della vita è apprezzare il respiro che mi mantiene in vita ogni giorno.”
“L’evento è stato pazzesco – ha aggiunto Pontsho – e le parole di Prem sono state di grande ispirazione.”
Matlakala ha commentato: “Ho imparato a sentire la pace dentro di me, ad amare me stesso e a rispettare gli altri.
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La recente visita di Prem Rawat in Sudafrica ha compreso anche un evento con gli studenti alla TSiBA, una scuola commerciale di Città del Capo.
Come prospettiva per l’anno nuovo, la TPRF si propone di continuare a rafforzare la propria collaborazione con il comune di Johannesburg e con altre organizzazioni della zona, in modo che il PEP possa essere offeto a un numero sempre maggiore di persone.











